Ho sempre sognato di fare surf in California, alle Hawaii.

Così, visto che avevo messo quattro soldi da parte ed il lavoro che, con grande fortuna, avevo trovato non era così appagante come poteva sembrare sulla carta, un giorno sono partito. Per precisione, mi sono concesso due sabbatici, a distanza di un paio di anni uno dall’altro. Sono sempre stato, in effetti, un pò irrequieto.

Questi viaggi mi hanno mostrato che i sogni si possono realizzare, che siamo noi a poter tenere il timone delle nostre scelte, ma che quello che ci portiamo a casa da queste esperienze non appartiene ad un luogo lontano, ma è sempre con noi.

Il mio nuovo sogno è di mostrare che possiamo realizzare un sogno, un sabbatico, cavalcare un’onda, viaggiare per il mondo, ma soprattutto che possiamo sentirci in questo modo ovunque ci si trovi, anche dietro una scrivania se proprio dobbiamo farlo.

Sognare non è l’opposto di lavorare ed impegnarsi. Bernard Russell, un centinaio di anni fa, scrive l’Elogio dell’Ozio, un invito ad approfittare dello spazio del quale l’uomo poteva iniziare a godere, grazie al progresso tecnologico. L’Ozio, concetto ben lontano dall’idea di non aver voglia di fare, è un momento di spazio che Russell invita a concedersi e, senza il quale, non possiamo creare, inventare, produrre, decidere, agire.

Hai mai sognato di staccare la spina per un po’? Come concederti un anno sabbatico, magari per viaggiare e surfare alla Hawaii? L’ho fatto,più di una volta, e non sono il solo: si può fare ed è alla portata di tutti.

Great book, actually a great manual, to learn about the gap year, to plan it and eventually live it

Un ottimo spunto nell'intraprendere il proprio "viaggio"!

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